GONEWS - Riutilizzare il KEU nel ciclo produttivo conciario e ridurne l'impatto ambientale: Il progetto "ReVOC4LIFE"
Riutilizzare il Keu all’interno del ciclo produttivo dell’industria conciaria, riducendone l’impatto ambientale. È questo uno degli aspetti di ‘ReVOC4LIFE’, il progetto di abbattimento dei COV (composti organici volatili) del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno. Di fronte agli scandali che hanno riguardato proprio il trattamento del Keu, la soluzione proposta punta sull’economia circolare, permette cioé di dare nuova vita ad un materiale che oggi è essenzialmente un rifiuto trasformandolo in una risorsa per lo stesso settore che lo ha prodotto. Oggi si è tenuta presso il Consorzio Aquarno Spa un incontro per fare proprio il punto sul progetto. Erano presenti tutti i partner del progetto: Consorzio Aquarno Spa, Sime, Bcn Concerie, Compolab, Università Pisa – Dipartimenti di Ingegneria civile e industriale, Iris. Le emissioni di COV (composti organici volatili) del solo distretto conciario di Santa Croce sull’Arno sono stimate in circa 5 tonnellate l’anno. Derivano dai processi di rifinizione e verniciatura dei pellami, e costituiscono un doppio problema: inquinamento dell’aria e alto consumo di acqua. ‘ReVOC4LIFE’, progetto finanziato dalla UE che nasce sulla spinta di un altro progetto finanziato dalla Regione Toscana, Voc-Tan, è una nuova soluzione sostenibile per l’abbattimento dei COV e per il loro recupero e riutilizzo sotto forma di solventi, indirizzandoli alla pulizia delle macchine. Triplice l’obiettivo: salvaguardia dell’ambiente, sostenibilità, abbattimento dei costi grazie alla valorizzazione degli scarti industriali. “Il progetto “ReVOC4LIFE” – ha spiegato la professoressa – ha visto partecipare anche il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa che ha avuto come ruolo quello di supportare il resto del partenariato nella messa a punto di un impianto per l’abbattimento dei COV (composti organici volatili), largamente utilizzati nel settore conciario. Le soluzioni che sono state sviluppate permetteranno di ridurre drasticamente le emissioni nonché un notevole risparmio di acqua. In particolare sono state valutate le capacità assolventi, nei confronti dei Cov, del KEU gestito dal Consorzio Acquarno. È stata valutata l’opportunità di un ulteriore trattamento di pirolisi del KEU al fine di aumentarne le aree superficiali e conseguentemente la sua capacità di assorbimento. L’utilizzo del Keu come sorbente nell’ambito conciario, quello stesso ambito che lo ha prodotto, rappresenta sicuramente un esempio di economia circolare” “Nell’ambito del progetto ‘ReVOC4LIFE’ – ha detto – Consorzio Acquarno ha messo a disposizione competenze e capacità per trovare un utilizzo migliore e più efficiente anche per l’ambiente dei propri fanghi di risulta ottenuti dalla depurazione degli scarichi conciari. In questa ottica si andrebbe a dare nuova vita ad un materiale che attualmente è un rifiuto e che potrebbe diventare invece una risorsa per il trattamento dei solventi utilizzati dal distretto conciario. Un modo ambientalmente più efficiente di recuperare il KEU che permette di aumentare la circolarità del distretto e introdurre nelle aziende processi di minore impatto ambientale rispetto ai processi tradizionali”.
Per approfondimenti, questo è il sito web del progetto: https://www.revoc4life.eu/it/the-project/
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